paola grott
Paola Grott nasce a Trento. Prestissimo si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia di Brera dove si diploma al corso di Pittura nel 1974 con Domenico Purificato.
Inizia l’insegnamento delle discipline pittoriche e continuerà a frequentare lo studio del maestro fino al 1984.
Grande impatto ha nella sua crescita artistica la frequentazione dello studio di Purificato prima e di Fiume dopo, nel 1987.
Il suo lavoro è stato ospitato in numerose mostre personali e collettive in prestigiose gallerie e istituzioni pubbliche e private tra cui il castello Visconteo di Trezzo d’Adda, Palazzo Geremia (Trento), lo Spazio Prospettive (Milano), il castello di Montesegale, il MART di Rovereto, la Médium Galéria Kulturhaus di Szombathely (Ungheria).
Hanno scritto del suo lavoro, tra gli altri: Gilberto Finzi, Raffaele De Grada, Franco Rella, Franco de Battaglia, Isabella Bossi Fedrigotti, Luigi Serravalli, Luigi Cavallo, Giuliano Salvatori del Prato e Sergio Spadaro.
La sua pittura si dispiega per cicli: dalla figura alla natura (metafore della realtà e del suo pensiero sull’esistenza), dalla finestra (confine simbolico tra esterno e interiorità) ai miti, agli dei e all’Archetipo della Grande Madre.
Realizza alcune opere a cera persa trasponendo in gioielli i soggetti di disegni e tele. Notevole la sua produzione di incisioni ad acquaforte spesso raccolta in cartelle.
Con i suoi racconti e pensieri è stato pubblicato “Disegni e parole, parole e disegni” (1995), “Il pensiero e l’immagine (1994), “Solo su misura” (1998) da Zell 40 Ed. d’Arte, E i più recenti: “Filia” (2013, ed Zen 40) dedicato all’amica Adriana Castellani e “40 lune e dintorni (2015).
Quest’ultimo volume nasce dall’omonima raccolta di lavori a tecnica mista su carta realizzati nel 2014 che affrontano il tema del percorso lunare come metafora dell’individuazione e incarna la certezza del senza tempo.
Sotto le zolle (2015)
cm. 100x70 tecnica mista su carta
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